09.07.2018
Il profumo dell'hemerocallis, in fiore al Giardino degli odori e in Piazza Castello, vale una passeggiata serale: è durante la notte che il fiore dà il meglio di sé.
Lunghe foglie nastriformi di un verde brillante, fiori gialli sgargianti dai lunghi petali un po' carnosi che si tuffano all'esterno, dal profumo citrico con note
florali che ricordano quelle delle zagare, il fiore degli agrumi. Al giardino degli odori di
Villa Saroli, non potete perdervi l’emerocallide, il bello di un giorno o
giglio di un giorno. Il nome comune indica proprio l’incanto e l’effimerità che
lo caratterizzano. Dal greco "heméra" = giorno e "kallos"
= bellezza. La sua fioritura è breve e notturna, per ammirare la corolla nel suo splendore e cogliere le note dolcemente
fresche, meglio passeggiare in serata o di mattina.
La fugacità dei suoi petali
color limone è abbondantemente ricompensata dalla generosità della pianta che
produce parecchi steli florali ognuno dei quali provvisto di numerosi boccioli.
È come uno di quei fuochi d’artificio di fine serata, con tantissime piccole
esplosioni dorate. Appena pensi che ti sei perso l’attimo, ti regala un altro
bagliore. Per questa sua peculiarità effimera, in alcuni luoghi si pensava che “indossare”
un fiore di emerocallide aiutasse a sconfiggere più velocemente i dolori particolarmente
intensi e difficili da processare. Nella medicina tradizionale
cinese viene utilizzato per “calmare le viscere (cuore, polmoni, fegato,
reni e stomaco). Beneficia la mente e rafforza la volontà, dà benessere fisico,
riduce l’ansia, alleggerisce il peso corporeo e dà brillantezza agli occhi”
(menzionato negli erbari di materia medica, dinastia Tang). Ci permettiamo di
aggiungere che l'emerocallide coccola anche l’ego dei giardinieri meno preparati: è perenne,
longevo e quasi indistruttibile. Ha poche pretese sia a livello di terreno che
di esposizione, così anche senza tante cure può durare anni regalando
sprazzi di aroma e colore in un angolo del giardino e pure nei piatti, dal
momento che i petali sono eduli.
Per questa moltitudine di caratteristiche
positive, negli anni sono stati creati molti ibridi e cultivar a partire dagli
“originali” provenienti dalla Cina e dal Giappone. Oggi esistono più di 3000 varietà che percorrono l’intera paletta cromatica e aromatica. Per
la somiglianza fisica dei fiori, vengono,confusi con i gigli, con i quali condividono la grazia ma non la famiglia botanica. Infatti, gli hemerocallis appartengono alla famiglia delle Xanthorrhoeaceae,
i gigli alle Liliaceae.
Testo e foto: l'alberoteca, Muriel Hendrichs e Serena Wiederkher
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