La Lugano del futuro la vediamo come una città in cui andare al parco pubblico sarà come andare nel proprio giardino di casa e il nostro giardino di casa lo coltiveremo coscienti che stiamo facendo qualcosa di prezioso per tutti.

Lugano al verde è nato nel 2015 come progetto triennale che si proponeva di valorizzare il verde a Lugano, in centro e nelle periferie, con azioni orticole e di comunicazione. In un periodo di crisi economica, il fatto di dedicarsi a quello che “avevamo già” sembrava più che ragionevole e conferiva al Municipio, forse un po’ stanco di dare cattive notizie, il giusto spirito per dare il via a un progetto dal nome ironico.

La crisi della biodiversità, aggravata dalla crisi climatica, in realtà ci fa capire che occuparsi del proprio territorio non significa solo dedicarsi a quello che “abbiamo già”, in alcuni casi significa capire cosa non abbiamo più e come porre rimedio.

Al contempo, una città che si dedica al proprio territorio e alla sua natura in realtà si dedica ai suoi abitanti. Creare un giardino, piantare un albero, recuperare le antiche varietà di meli in città, gli ortaggi in un parco un po’ dimenticato, ci porta nel cuore, forse non di tutti, ma sicuramente di molti abitanti.

Dal 2015 a oggi, la Città di Lugano è uscita dalla crisi economica e i tre anni sperimentali di Lugano al verde sono trascorsi. Come tutto il mondo attorno a noi, non siamo però usciti dalla crisi ambientale. Ad essa, nel frattempo, si è aggiunta una nuova crisi che dà alla nostra vita una prospettiva inedita e un desiderio di ritrovare i nostri valori più autentici. Così, chiamarsi Lugano al  verde ha oggi un senso diverso, ma ha ancora un senso.

Non tutti i progetti che avevamo previsto di realizzare dal 2015 a oggi sono stati fatti. Ma ne abbiamo prodotti tanti (anche non previsti). Per citarne solo alcuni, abbiamo creato quattro giardini tematici: l’orto in Piazza Manzoni con il Centro professionale del verde di Mezzana, il Giardino degli odori a Villa Saroli, il Frutteto a Cornaredo e il Giardino delle zucche al Parco del Tassino con l’alberoteca, con i ragazzi del Liceo Lugano 1 e con gli allievi della Scuola elementare della Gerra e di Cadro. Per due anni consecutivi abbiamo organizzato, con l’Alleanza territorio biodiversità e la Società orticola ticinese, il concorso Balcone delle farfalle. Con il Museo cantonale di storia naturale, Innovabridge Foundation e l’alberoteca abbiamo fatto del percorso lungo il fiume, dalla foce alla Masseria di Cornaredo, un libretto di riscoperta della natura in città.

Il progetto più ambizioso di Lugano al verde, la creazione di una guida botanica del Sentiero di Gandria, non è ancora finito, ma siamo a buon punto. Ciclicamente pubblichiamo, sul sito e sui social, le nuove schede botaniche delle piante rare che incontriamo lungo il cammino.

Nel 2015 con queste parole presentavamo il nascente progetto Lugano al verde: “la Lugano del futuro la vediamo come una città in cui andare al parco pubblico sarà come andare nel proprio giardino di casa e il nostro giardino di casa lo coltiveremo coscienti che stiamo facendo qualcosa di prezioso per tutti”. Sono parole ancora valide, obiettivi che non si raggiungono in tre anni e neanche in sei, ci vuole tempo, ma non demordiamo.

 

Marco Borradori, sindaco di Lugano

 

Continua a leggere

Ufficio comunicazione
Città di Lugano
Palazzo Civico
Piazza della Riforma 1
6900 Lugano

luganoalverde@lugano.ch
+41 58 866 70 99
+41 79 592 65 44

Un progetto dell’Ufficio comunicazione e del Verde pubblico della Città di Lugano

Responsabile progetti ambientali: Christian Bettosini, Verde pubblico

Responsabile progetto di comunicazione: Eleonora Bourgoin, Ufficio comunicazione

Comunicazione, redazione e organizzazione: Eleonora Bourgoin, Romina Bruschi, Amanda Prada, Ufficio comunicazione 

Grafica: Leonardo Angelucci, Damiano Merzari

Sito web: Leonardo Angelucci

Schede botaniche (redazione, foto e consulenza scientifica): Pia Giorgetti, Muriel Hendrichs, Nicola Schoenenberger, Serena Wiederkher

Consulenza schede ornitologiche: Chiara Scandolara, Roberto Lardelli

Traduzioni: Martine Chardin, Frieda Luescher, Fred Sengmueller

Fotografie: Sophia Anzani, Caterina Bugno, Simone Cavadini, Igor Grbesic, Sabrina Montiglia, Nicolas Polli, Salvatore Vitale

Video: Associazione REC (Olmo Cerri, Giacomo Jeaggli, Stefano Mosiman, Adriano Schrade, Ricardo Torres), Sabrina Montiglia

Registrazioni audio: Associazione REC (Olmo Cerri), Damiano Merzari

Tipografie: Fontana Print, Vanossi Printing, la Buona Stampa, Tipografia Torriani

Sponsor 2015-2017: Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA

Collaborazioni, consulenze e scambi: Abitat*, L’alberoteca, Associazione Amici del torchio di Sonvico, Capriasca Ambiente (Profrutteti)*, Centro professionale del verde di Mezzana, Dipartimento della sanità e della socialità del Canton Ticino, Ficedula*, Globe, Innovabridge Foundation, i2a istituto internazionale di architettura, Jardin Suisse, Liceo cantonale di Lugano 1, Museo Cantonale di Storia Naturale, ProSpecieRara*, Società orticola ticinese*, Uniti per Brè, Università della Svizzera italiana (Sustainability Incubator SINC), Viva Gandria, WWF*

Oltre alle persone già citate, negli anni hanno collaborato: Luigi Albisetti, Giorgio Bellini, Maurizio Bianchi, Meret Bissegger, Benoît Cadier, Maurizio Cerri, Fabio Crivelli, Nicoletta Crivelli, Federica Dubbini, Lea Ferrari, Valentina Foni, Manuela Ghezzi, Curzio Gianinazzi, Fulvio Gianinazzi, Jean-Claude Golliard, Sofia Mangili, Lara Montagna, Matteo Negri, Samia Parise, Fabio Pozzi, Daniele Reinhard, Suzanne Suggs, Cecilia Waldvogel

 

*Alleanza, territorio e biodiversità

Impressum