Mirabolano

28.04.2022

Prunus cerasifera  Ehrh. (Rosaceae), Frutti del mirabolano (IT), prune-cerise (FR); cherry plum (EN), ciruelo mirobolano (ES), Kirschpflaume (DE)

 

Oltre alle specie fruttifere maggiormente conosciute, esistono specie minori, che sopravvivono nell’ombra. Piante semi-selvatiche, poco coltivate o conosciute solo in alcune località, che rischiano di estinguersi e per questo sono anche dette “dimenticate”. Sono specie che, a dispetto del loro status, sono degne di interesse e meritano di essere riscoperte. Tra queste ci sono il mirabolano e il biricoccolo – anch’esso a dimora a Cornaredo – che presentano affinità con le susine eurepee, dette anche prugne (Prunus domestica)1. Si tratta di piante rustiche, resistenti al freddo e alla siccità, che si adattano a vari tipi di terreno.

Il mirabolano (Prunus cerasifera) è considerato per metà ciliegio e per metà susino. Difatti, a piena maturità il suo frutto è difficile da distinguere da una ciliegia, se non per l’epoca di maturazione più tardiva. Si tratta di una specie spontanea del Caucaso e dell’Asia occidentale, introdotta in Europa in epoca preromana. Apprezzato per i frutti e per il valore ornamentale. Rafforzato dalla sua grande adattabilità, espressa dal sinonimo “rusticano”. Non va trascurata neppure l’importanza vivaistica: il mirabolano è una pianta frequentemente utilizzata come portainnesto per le susine e le albicocche.

 

Albero
Albero o pianta arbustiva, di rapido sviluppo, a fusto eretto che può raggiunge 6-8 metri di altezza, ramificato, a volte già dalla base. Corteccia liscia negli alberi giovani, ruvida e solcata negli esemplari adulti. Colore bruno-rossiccio. Chioma globosa, espansa.

 

Foglie
Piccole (lunghe 5-7cm), semplici, di forma da ovoidale a ellittica, con margine finemente dentellato e picciolo breve. Compaiono solo dopo la fioritura. Generalmente dal verde chiaro al verde scuro; rosso-violaceo in alcune varietà ornamentali selezionate. Pagina inferiore più chiara, con peli lungo le nervature.

 

Fiore
Fioritura abbondante a inizio primavera (marzo-aprile), prima della comparsa delle foglie. I fiori sono piccoli (larghi 2 cm), generalmente singoli, a forma di coppa, con 5 petali di colore da bianco a rosa pallido e stami a filamento più o meno violaceo. I fiori sono portati da un lungo peduncolo.

 

Frutto
Maturazione tra luglio e agosto, secondo la varietà. Drupa2 – Sferico, simile a una susina ma più piccola (2-3 cm di diametro). Grandi come ciliegie, da cui il nome di “ciliegio-susino”. Buccia dal giallo al rosso. Polpa succulenta, acidula fin quasi all’ultimo stadio di maturazione, acquista dolcezza a piena maturità. Il frutto può rimanere appeso alla pianta fino a ottobre!

 

Note per il palato
I frutti possono essere consumati freschi, anche se non completamente maturi. Apprezzati per le loro qualità digestive. Rispetto ai frutti del susino europeo, sono particolarmente ricchi di tannini, flavonoidi e vitamina C. Si preparano squisite confetture e gelatine, dal sapore acidulo[3]. Se ne produce anche un liquore, chiamato vino di mirabolano. Frutto caramellato, si usa per decorare dolci alla frutta al posto delle ciliege.

 

Contributo di Muriel Hendrichs

1 Una specie simile al mirabolano è il prugnolo (Prunus spinosa). L’ibrido più importante è il biricoccolo

2 La drupa è un frutto con seme contenuto in un endocarpo legnoso, il cosiddetto nocciolo