27.02.2023

Pyrus communis L. (Rosaceae), pera (IT), Pèr o piso (DI), poire (FR), pear (EN), pera (ES), Birne (DE)

Il pero è stato a lungo oggetto di culto per la sua bellezza e qualità. La diversità dei sapori, delle forme e dei colori delle diverse varietà di peri ha da sempre suscitato grande fermento tra i selezionatori strenuamente in cerca della perla rara che potesse racchiudere in sé tutte le qualità1. Attualmente la sua coltivazione è in calo, ma la sua diversità è ancora grande. Si stimano 5’000 varietà nel mondo, in Svizzera oltre  800. Il fuoco del pero non si è dunque spento! E forse non è un caso perché proprio il suo nome ne contiene l’essenza: dal termine greco pyr/pyrós, ossia fuoco/del fuoco, per via della forma del frutto. Nel frutteto di Cornaredo sono nove le varietà di pero, le quali – dopo aver scritto un pezzetto della frutticoltura locale – sono pronte a svelarsi ai passanti.

 

Albero
Albero generalmente di medie dimensioni, che può però raggiungere e superare i 15 m di altezza. Caratteristica: chioma a forma piramidale. La corteccia è grigio-brunastra e, invecchiando, presenta profonde e caratteristiche placche quadrangolari.

 

Foglia
Foglie decidue, alterne, di forma variabile – da ovate a cordate – ad apice acuto, con margine finemente dentato. Pagina superiore verde-scuro, inferiore verde-chiaro. Generalmente di aspetto più luccicante rispetto al melo. Picciolo ornato di stipole (caduche).

 

Fiore
Fioritura inizio aprile. Fiori a cinque petali, riuniti in mazzetti. Petali colore bianco, di rado con sfumature gialle o rosate.

 

Frutto
Come per la mela, si tratta di un “pomo”, detto anche “falso frutto” in quanto deriva dall’ingrossamento del ricettacolo floreale in cui è racchiuso l’ovario e non dall’ingrossamento dell’ovario stesso. Forma variabile, da piriforme a rotonda. Colore, grandezza e sapore caratterizzano le diverse cultivar. Anche l’epoca di maturazione e la conservabilità sono molto variabili. La polpa è spesso granulosa, caratteristica che concorre a diminuire il pregio del frutto.

 

Note per il palato
Consumo fresco e per la produzione di succhi, sciroppi, gelatine e marmellate. Nel Nord Europa nota la produzione di sidro. Ottime le pere con il formaggio, famoso è il detto “al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le pere”.

Varietà coltivate al frutteto di Cornaredo
Abate Fetel
Buona Luisa (attualmente non a dimora)
Conference
Kaiser Alexander
Moscatellino
Per büter
Per de Sant’Ana
Per rügin
Spadoncina


Contributo raccolto da Muriel Hendrichs, l’alberoteca

Il frutteto di Cornaredo è un progetto della Città di Lugano realizzato in collaborazione con l’alberoteca e con l’Alleanza territorio e biodiversità.
Le schede pomologiche sono state create con il sostegno della Fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X.

1 C. SCRIBE, 2008, Les carnets du croqueur de pomme, n1, Le poirier