Hippocrepis comosa

È una piantina dall'aspetto delicato e poco appariscente, quale rappresentante della famiglia delle leguminose contribuisce in modo importante alla biodiversità.

Pianta erbacea perenne, l’Hippocrepis comosa L. è caratterizzata da fiorellini gialli e profumati dall’aspetto fragile. Misurano appena dai 5 ai 10 millimetri, hanno una corolla papilionacea, simile cioè a una farfalla, tipica dei fiori della famiglia delle Fabaceae (o leguminose) a cui appartengono.
L’Hippocrepis comosa è una pianta suffruticosa – cioè con il fusto legnoso alla base – con foglie imparipennate composte da 7 a 11 segmenti. La troviamo su terreni calcarei, su prati secchi e rocciosi fino a 2900 m di altitudine.
Il nome del suo genere è di etimologia greca, deriva da hippos (cavallo) e krepis (scarpa) e fa riferimento al frutto articolato in segmenti a forma di ferro di cavallo. Mentre il nome della specie, di etimologia latina, comosus, significa chiomato. Comunemente è chiamata sferra cavallo, ippocrepide chiomata o sferracavallo comune.
I legumi, di cui come detto l’Hippocrepis comosa è una rappresentante, non si limitano ad apportare benefici alla salute umana per la loro ricchezza in proteine e micronutrimenti vitali, ma migliorano anche le condizioni degli animali, del suolo e promuovono la biodiversità. Per la loro capacità di ospitare nelle radici batteri simbionti, capaci di fissare l’azoto atmosferico e renderlo disponibile alle piante (l’azoto è uno dei principali nutrimenti vegetali), le fabacee sono avvantaggiate in particolare su suoli poveri in nutrimenti, dove possono competere con successo con altre famiglie. Questo spiega perché i prati magri del Sentiero di Gandria sono particolarmente ricchi di rappresentanti di questa famiglia.

 

Il 2016 è stato dichiarato dall’ONU Anno Internazionale delle leguminose, le Isole di Brissago hanno aderito con una mostra sul tema. Consulta la scheda botanica completa su Acta Plantarum e su Info Flora.

 

Segnalazione, foto e revisione scientifica di Nicola Schoenenberger

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